Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte
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Titolo attribuito: "Canis": materiale di lavoro e stesure diverse

Titoli testi contenuti: Sosii Fratres Bibliopolae / Iynx

testi poetici ed epigrafi (manoscritti, bozze, edizioni a stampa); appunti e note, novembre 1898 - dicembre 1899, cc. 72 numerate, in parte a carta in parte a pagina, da 1 a 82 (46 mss. e 26 dattiloscritte); carte in parte sciolte e in parte legate; presenza di disegno

Lingua: latino; italiano

Contenuto: Concepito inizialmente come una sezione all'interno del poema "Pecudes", inviato al Certamen poeticum di Amsterdam nel 1898, "Canis" si sviluppò come poema a se stante e venne inviato al concorso per l'anno successivo. Lodato insieme a "Sosii fratres bibliopolae", rimase anonimo e inedito per volontà del poeta.
Il plico contiene:
- nn. 1-16: quadernetto costituito da fogli piegati e cuciti assieme, sulla prima carta del quale appare in caratteri più grossi l'annotazione "Iynx Canis": contiene appunti di lavoro, abbozzi e stesure di porzioni più o meno estese di "Canis", di "Sosii Fratres Bibliopolae" (nn. 15 e 16) e dell'incompiuto "Iynx" (nn. 1-3);
- nn. 17-24, 26, 28: stesura in fase avanzata del poemetto su 10 fogli, i primi 7 dei quali numerati progressivamente con numeri romani (la carta riporta una figura stilizzata di cane inserita nell’’iniziale maiuscola del titolo);
- n. 25: appunto in forma di epigrafe che registra l'arrivo del poeta a Messina assieme alla sorella e al cane Gulì;
- nn. 27 e 29: una stesura degli ultimi 30 vv. del poema, con tre varianti dei vv. 161-164;
- n. 30: foglio con una prova di compilazione dell'indirizzo del professor Cornelius Bellaar Spruyt, al quale inviare il manoscritto ad Amsterdam;
- nn. 31: stralci dalla "Historia Augusta", utilizzati probabilmente come materiale per il più tardo "Paedagogium";
- nn. 32-33: abbozzi relativi a "Sosii Fratres Bibliopolae" e a "Iynx";
- n. 34: traccia in italiano de poemetto all'interno della quale è inserito un programma di lavoro;
- n. 36: versi in latino e filastrocche in italiano sotto il titolo "Iynx Canis";
- n. 37: un programma di lavoro;
- nn. 38-40: quattro fogli stretti e lunghi di identico formato con note e appunti su varie razze di cani;
- nn. 42-50: copia definitiva dattiloscritta del poema su fogli legati assieme da un nastro di raso color verde chiaro e numerati a matita da 1 a 9. La prima pagina riporta una piccola foto del cane Gulì, incollata all'interno dell’’iniziale maiuscola del titolo;
- nn. 51-72: fogli dattiloscritti contenenti brani del poemetto con sporadiche annotazioni manoscritte frammisti a porzioni di testo dell'incompiuto Iynx (nn. 68, 70 3 71), invocazioni di benedizione rivolte ai cari defunti, messaggi di affetto invocazioni divine di mano della sorella Maria (n. 68).

Vedi anche:
"Sosii fratres bibliopolae": abbozzi e stesure diverse, G_059-1_008_001

Segnatura: G.61.3.1
Segnature precedenti: 2/20; 25/20; 53/20

Gerarchia: Archivio Pascoli » Giovanni Pascoli » Poesie » 61. Ruralia; Hymni » 61.3. Ruralia: Canis

Bibliografia:
Pascoli, Giovanni, Pecudes, introduzione, testo, traduzione e commento a cura di Patrizia Paradisi, Bologna: Pàtron, 1992, 217 p., (Edizioni e Saggi Universitari di Filogia Classica; 49).
Gandiglio, A., Giovanni Pascoli poeta latino, Napoli-Firenze: Perrella, 1924, 136 p., 97


Autore della scheda: Alida Caramagno
Data ultima revisione: 13/06/2013