Giovanni Pascoli nello specchio delle sue carte
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Titolo attribuito: I canti di Castelvecchio
Titolo dell'inventario Donadoni: I canti di Castelvecchio

Tipologia: cassetta

Contenuto: Già durante l'allestimento della quarta edizione di "Myricae", tra il 1895 e il 1896, Pascoli aveva cominciato a maturare l'idea di una nuova raccolta di "cantilene" o "piccoli canti". Il progetto si era sviluppato concretamente in seguito all'arrivo di Giovanni e Maria a Castelvecchio di Barga, piccolo borgo della Valle del Serchio: uno spostamento legato al desiderio del poeta di avvicinarsi ad un ambiente agreste ed incontaminato - condizione necessaria per la propria produzione - e di superare il trauma del matrimonio della sorella Ida, che col suo gesto aveva provocato un nuovo sfaldamento del "nido" familiare.
Il sintagma "Canti di Castelvecchio" si riscontra per la prima volta in una pagina databile al maggio 1897; negli anni successivi già alcune delle poesie che poi confluirono nei "Canti" furono date alle stampe su diverse riviste.
La prima edizione dei "Canti", dedicati alla madre Caterina Vincenzi Allocatelli, uscì il 25 aprile del 1903, pubblicata da Zanichelli; nell'agosto del medesimo anno seguì una seconda edizione, contrassegnata da alcune varianti di testo e arricchita alla fine di un glossario esplicativo delle parole barghigiane usate nel primo canto de "Il ciocco".
Nel 1905 fu stampata una terza edizione, arricchita dei tre componimenti detti "canzoni uccelline" ("La partenza del boscaiolo", "L'uccellino del freddo", "Il primo cantore"), mentre la quarta edizione (1907) accolse le poesie "Il viatico" e "L'imbrunire" che facevano inizialmente parte di "Odi e inni".
Nella quinta edizione (1910) confluirono gli otto componimenti del ciclo poetico "Diario autunnale".

La cassetta raccoglie i manoscritti di gran parte dei componimenti dei “Canti”. Non è presente documentazione relativa alle poesie "Per sempre", "L'usignolo e i suoi rivali", "Il gelsomino notturno", "La fonte di Castelvecchio" e "Il sogno della vergine".

Altri autografi sono presenti nelle cassette LV (plico 6), LXI (plico 2), LXX (plichi 4, 6, 7, 11), LXXI (plico 3), LXXII (plichi 1, 4, 5), LXXIII (plichi 1, 2, 3), LXXIV (plico 1), LXXV (plichi 7, 8), LXXVI (plico 1), LXXVIII (plico 4), LXXIX (plico 3).

Manoscritti dei "Canti di Castelvecchio" sono inoltre conservati presso la Biblioteva Nazionale di Roma, la Biblioteca Statale di Lucca e il Gabinetto Vieusseux di Firenze.

(Sara Moscardini)

Data: [1895-1910]
Consistenza: 16 plichi, 73 unità
Segnatura: G.53

Gerarchia: Archivio Pascoli » Giovanni Pascoli » Poesie » 53. I canti di Castelvecchio

Bibliografia:
Pascoli, Giovanni, Canti di Castelvecchio, a cura di Nadia Ebani, Scandicci: La Nuova Italia, 2001, 2 v.
Pascoli, Giovanni, Canti di Castelvecchio, Bologna: Zanichelli, 1903, XII, 210 p.
Pascoli, Giovanni, Canti di Castelvecchio, 3. ed. accresciuta e corretta, Bologna: Zanichelli, 1905, XII, 228 p. [Scaricabile dal sito: https://archive.org]
Pascoli, Giovanni, Canti di Castelvecchio, Quarta edizione definitiva, Bologna: N. Zanichelli, 1907, XIJ, 236 p. [Scaricabile dal sito: https://archive.org; scaricabile dal sito: http://openlibrary.org]
Pascoli, Giovanni, Canti di Castelvecchio, 5. ed. definitiva, Bologna: Nicola Zanichelli, 1910, XII, 249 p.

Data ultima revisione: 16/01/2014