Titolo attribuito: Poemi Italici ; Le canzoni di Re Enzio
Titolo dell'inventario Donadoni: Poemi Italici
Le canzoni di Re Enzio
Tipologia: cassetta
Contenuto: -
I "Poemi italici"
Edita da Cesare Zanichelli in plaquette nel maggio del 1911 con xilografie di Alfredo Baruffi, la raccolta “Poemi italici” riunisce i poemi “Paulo Ucello”, composto già nel 1903, “Rossini” e “Tolstoi”. La raccolta, concepita originariamente col titolo “Poemi moderni” e denominata successivamente “Poemi italici” come tributo alle celebrazioni per il cinquantenario dell’unità d’Italia, avrebbe dovuto essere più ampia di quella poi realizzata e comprendere poemi dedicati a Dante, Galileo Galilei, Michelangelo Buonarroti, Marsilio Ficino, Jacopo da Pontormo, Cristoforo Colombo, Re Enzio, Carlo Magno, Boldrino da Panicale (cfr. M. Pascoli, “Lungo la vita di Giovanni Pascoli”, pp. 945-946, cassetta 56, plico 2, c. 3). Ultimo libro a firma di Giovanni Pascoli, dedicato ad Alfredo Straccali, Fedele Romani e Giovanni Setti, «santi cuori che non battono più», l’opera venne ripubblicata nel 1914 dalla sorella Maria all’interno del X volume delle “Poesie di Giovanni Pascoli” edito da Zanichelli e comprendente anche le “Canzoni di re Enzio”.
La cassetta conserva materiali di lavoro per la redazione dei tre poemi, stesure diverse di “Rossini” e “Tolstoi” e bozze di stampa della prima edizione della raccolta e una non identificata edizione a stampa di “Paulo Ucello”.
(A. Caramagno)
"Le canzoni di Re Enzio"
La vicenda di Enzio re di Sardegna, figlio naturale di Federico II, sconfitto e fatto prigioniero dai bolognesi a Fossalta nel 1249, fu il nucleo ispiratore di un progetto di sei canzoni sul modello delle chansons de geste e dei racconti dei cantastorie con accompagnamento musicale.
Il progetto iniziale prevedeva sei canzoni che seguissero le vicende di Enzio in senso cronologico e che dovevano andare dalla morte di Federico II (13 dicembre 1250) a quella di Biancofiore, sorella di Enzio e ultima componente della famiglia, monaca in Francia nel monastero di Montargis (20 giugno 1278). Doveva trattarsi insomma di un affresco sul tramonto e la fine della casata sveva.
Il ciclo fu compiuto solo a metà e furono pubblicate tre canzoni tra il maggio del 1908 e l’ottobre del 1909. “La canzone del Carroccio”, prima in ordine di tempo ma non di stesura, che vede Enzio prigioniero a Bologna; “La canzone del Paradiso”, ispirata alla liberazione degli schiavi a Bologna nel 1257; e infine “La canzone dell’Olifante”, terza nell’ordine cronologico ma prima in quello di pubblicazione, che narra la sconfitta di Manfredi a Benevento (1266). Le tre canzoni furono prima pubblicate in plaquette e poi edite postume a cura di Maria Pascoli nel X volume delle “Poesie”, Zanichelli 1914. In quest’ultima edizione fu proposto l’ordine ideale delle tre canzoni e non quello editoriale.
Il ciclo pascoliano prevedeva poi una canzone dedicata allo “Studio” di Bologna e alla morte di Corradino (1268); “La canzone del cor gentile”, sui rapporti di amicizia tra Enzio e gli antichi rimatori bolognesi fino alla morte del re prigioniero (1272) e “Biancofiore”, la canzone dedicata alla monaca di Montargis morta nel 1278.
Delle tre canzoni edite si conservano i manoscritti e gli atti preparatori, delle altre tre sono rimasti solo degli abbozzi e note storiche per “La canzone dello Studio” -cassetta LXX, plico 2 e alcuni appunti sparsi con note di Maria Pascoli per “La canzone del cor gentile” - cassetta LXX, plichi 5 e 2.
(Francesca Capetta)
Consistenza: 7 plichi, 7 unità
Segnatura: G.56
Gerarchia: Archivio Pascoli »
Giovanni Pascoli »
Poesie »
56. Poemi Italici ; Le canzoni di Re Enzio
Bibliografia:
Pascoli, Giovanni,
La canzone del Paradiso, illustrazioni di A. Baruffi, Bologna: Zanichelli, 1909, 82 p.
Pascoli, Giovanni,
La canzone del Carroccio, illustrazioni di A. Baruffi, Bologna: Zanichelli, 1908, 82 p.
Pascoli, Giovanni,
La canzone dell'Olifante, adornata da A. Baruffi, Bologna: Zanichelli, 1908, 74 p.
Data ultima revisione: 20/01/2014